Panificazione artigianale.

Da Cupioli è possibile scegliere tra numerose tipologie: molte di queste si ispirano alle tradizioni territoriali, altre nascono invece dall'estro fantasioso del fornaio.
Il pane, cioè farina, lievito madre, sale e acqua, è legato a miti e rituali ed è simbolo di frugalità e di povertà. Per anni è stato trascurato, per essere poi nei secoli nobilitato e accolto sulle tavole migliori e sugli altari.

Ippocrate scrisse sul pane: "ciò che ingrassa è l'eccessivo uso di un alimento e l'introduzione di calorie al di sopra della richiesta giornaliera di un individuo".
Quindi, buon pane a tutti.

Le fasi di produzione del pane:

L'impasto
Vengono miscelati nell'impastatrice tutti gli ingredienti della ricetta il lievito naturale o la Biga, a seconda del tipo di prodotto. L'impastamento dura circa 10, 15 minuti.

Puntatura e formatura
Dopo averlo lavorato intensamente, l'impasto viene fatto riposare per un minimo di 15 fino a un massimo di 40 minuti, a seconda del tipo di prodotto. Dopodiché si spezza, si pesa e si procede alla formatura del pane.

Lievitazione
I microrganismi del lievito incominciano a nutrirsi degli zuccheri derivanti dalla saccarificazione dell'amido rilasciando anidride carbonica e alcool. Ha inizio la fermentazione alcolica. In questo delicato momento si determina il sapore, il gusto, la leggerezza e la digeribilità del nostro prodotto.

Cottura
La lievitazione è terminata. Il pane è pronto per essere informato ad una temperatura che va da 200 gradi a 230, a seconda della tipologia e pezzatura di prodotto.
I gas prodotti nella lievitazione per effetto del calore di cottura tentano di uscire provocando così lo sviluppo del pane. Comincia la caramellizzazione della crosta e quando il prodotto raggiunge i 90 gradi interni è pronto.